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Francesca Ricci Ufficio Stampa UIL Scuola Segreteria Nazionale

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Sulle anticipazioni del sottosegretario Reggi Di Menna: Impensabile, più ore di lavoro a parità di stipendio e aumento per pochi scelti dai dirigenti Il Governo smentisca e chiarisca. Non ci si può credere, è impensabile che il governo stia lavorando per predisporre un cambiamento di questo tipo: “aumento di orario di lavoro per tutti a parità di stipendio e aumento per pochi individuato dai dirigenti scolastici”. Nel chiuso delle stanze di Viale Trastevere si utilizzi il tempo come meglio si crede, ma il Governo, che ha puntato sull’importante lavoro che gli insegnanti svolgono nel nostro paese, deve smentire e chiarire come intende procedere – è il commento di Massimo Di Menna, segretario generale della Uil Scuola a seguito dei tanti messaggi e mail di protesta giunte oggi pomeriggio alla Uil Scuola dopo le anticipazioni del sottosegretario Reggi. Gli insegnanti non possono essere trattati come sudditi. Dopo cinque anni di blocco del contratto, si avvii la trattativa per il rinnovo che porti davvero ad un contratto innovativo. Il Governo dovrebbe impegnarsi per migliorare le condizioni in cui si svolge il lavoro nelle scuole: classi numerose, assenza di adeguate dotazioni informatiche ed il sostegno alle innovazioni. E’ questo il patto per la scuola che serve. Nella legge di stabilità occorre prevedere le risorse necessarie – aggiunge Di Menna – prendendole dagli sprechi e privilegi che ancora ci sono nel nostro Paese e investire in istruzione e definire un accordo contrattuale in grado, nel triennio 2015 – 2017, di riportare scuola e retribuzioni ai livelli degli altri paesi europei.





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